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Comunicato del comitato "Giù le mani dal porto di Corigliano" - 20 gennaio 2024

Ultimo Aggiornamento: 21/01/2024 13:07
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Città: CORIGLIANO CALABRO
21/01/2024 12:28





Comunicato del comitato "Giù le mani dal porto di Corigliano" - 20 gennaio 2024

  
Ieri, nella sala riunioni dell’ Autorità Portuale presso il porto di Corigliano, è stato presentato il progetto che la Baker Hughes vuole realizzare all’interno dello stesso Porto.
Possiamo affermare che ieri si è assistito alla pagina più nera del nostro Porto, e di Schiavonea, che resterà nella storia dell’importante infrastruttura e di tutta la città di Corigliano-Rossano.
L’incontro si è aperto con la relazione di due rappresentanti della BH, che hanno esposto il progetto senza scendere molto nei particolari tecnici, ma facendo vedere ai presenti in sala delle immagini colorate che ad un osservatore non competente, non attento o non interessato, davano una rappresentazione dell’insediamento profondamente diversa da quella descritta nello stesso progetto, ove è contemplato l’insediamento di una industria “pesantissima“, che è quella che si vorrebbe effettivamente realizzare.
Tante le eccezioni tecniche e giuridiche che il coordinamento “Giù le mani dal nostro Porto” ha sollevato, senza essere smentito o contraddetto.
Le eccezioni del coordinamento esposte dall’arch. Mario Gallina, erano emerse dallo studio dei documenti che si era riusciti a reperire, poiché nessun riscontro è stato dato a tutt’oggi agli accessi agli atti fatti all’Autoritàdi Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio. Il progetto continua a presentare presenta molte zone grigie.
Le contestazioni tecnico- giuridiche sollevate dal nostro coordinamento non sono state assolutamente confutate o smentite ma, anzi, c’è stato un rimpallo di responsabilità.
Presenti all’incontro anche rappresentanti politici regionali e parlamentari del territorio, alcuni dei quali hanno candidamente dichiarato di non conoscere la documentazione, per altri la mancata visione dei documenti era deducibile dalle loro dichiarazioni.
Essi hanno prevedibilmente dato parere positivo al progetto della società americana nel nostro Porto , manifestando una mera obbedienza politica senza tener conto delle eccezioni sollevate.
Dall’intervento dell’assessore regionale alle attività produttive, Varì, è emerso che la decisione sul nostro Porto è stata già presa dal presidente della Regione Occhiuto, il quale IMPONE una attività industriale pesante nel Porto, e lo impone a tutti gli abitanti di Schiavonea, della città di Corigliano-Rossano. Il progetto della Baker Hughes, che andrebbe ad occupare quasi tutto lo spazio del nostro porto, penalizzando gravemente lo spazio per l’ormeggio dei pescherecci, per il Naviglio di Stato, per il diporto, nonché la banchina per le navi da crociera !!! E, come se non bastasse, ostativo all’importante cantiere navale di prossima apertura !!!
Questi, sinteticamente (ma sul punto esiste un vero e proprio dossier), i punti maggiormente critici oggetto delle sollevate eccezioni:
1. Motivazioni urbanistiche: volume dei capannoni sproporzionati rispetto agli indici di fabbricazione vigenti nell'attuale PRG; altezze fuori norma;
2. Motivazioni di destinazione d'uso: è stata violata la normativa, che non contempla un porto industriale, ma commerciale, turistico, ittico, per come richiamato nel PRG, nel PSA e nelle delibere di Consiglio comunale di Giunta, mai abrogate o modificate e tutt'ora vigenti;
3. Motivazioni occupazionali: 200 posti in Calabria: ma quanti sono quelli effettivi, e in cosa consistono, destinati a Corigliano? Non è dato sapere !
4. Motivazioni logistiche: l'attività della Baker Hughes può essere svolta nell'ASI, né più né meno di come già fanno nel sito di Avenza, in provincia di Massa. Ma qui a Corigliano, tale modalità, incomprensibilmente, non viene presa in considerazione !!!
5. Motivazioni economiche dov'e il nostro guadagno ?
6. Motivazioni strategiche: l'occupazione del porto, cioè di quasi il 40% dei piazzali operativi. Cosa resterà della banchina crocieristica, del porto turistico e di quello peschereccio? Presente all’incontro anche il Sindaco Flavio Stasi . Quest’ultimo è stato invitato dal coordinamento a considerare attentamente la situazione prima di firmare la concessione edilizia.
Il Comitato si offre di collaborare per trovare soluzioni alternative che possano preservare il valore del suolo del Porto, per la comunità locale, anziché consegnarlo a una multinazionale straniera, senza peraltro alcun vantaggio di ritorno. I ricatti occupazionali non funzionano più, specie se vaghi e generici.
Infine, è principio elementare quello secondo cui la pianificazione urbanistica debba rispondere a finalità d’interesse pubblico (e non privato), previamente concordate presso le istituzioni competenti e che, soltanto, successivamente, i progetti da presentare, vanno proposti nel rispetto della stessa.
Nel nostro caso, si è preferito un percorso inverso, cioè ritagliare su misura il Piano Regolatore Portuale rispetto all’intervento progettato dalla Baker Hughes.L’azione del Coordinamento, finalizzata a tutelare il porto, l’ambiente, il paesaggio e, cosa ancor più importante, la salute dei cittadini, non si ferma qui !
Perseverà, innanzitutto, nell’istanza già inoltrata ma ancora non riscontrata, di avere accesso agli atti in base alle leggi sulla trasparenza sull’attività amministrativa




[Modificato da MARIOCAPALBO 21/01/2024 13:07]
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